“La Forza della Natura”

Non voglio perdermi in una lunga introduzione, e inizierò subito parlandovi di una cosa che in questi giorni mi ha fatto riflettere parecchio, anche se a dire il vero si tratta di un fatto a cui penso ogni qualvolta si ripresenti la medesima situazione.
L’ultima occasione in cui mi è capitato di riflettere su quanto sto per andare a riportarvi, è stato proprio il giorno di Ferragosto, in cui nelle mie orecchie risuonavano queste parole “Strade allagate, tetti scoperchiati, alberi sradicati, pali della luce divelti, automobili danneggiate: questo il bilancio del violento nubifragio che giovedì sera si è abbattuto su Torino e su gran parte della provincia“.
Ancora una volta, impetuosamente, la Natura si era rivoltata contro l’uomo.
Ma ancora ritornano alla mente altre parole relative ad altri disastri naturali:

Bangladesh: 10mila i morti stimati per il ciclone Sidr
Birmania, si aggrava il bilancio del passaggio di “Nargis”: 15 mila morti, 3 mila dispersi
Corea del Sud: tempesta provoca tsunami, 9 morti
Falla in oleodotto russo provoca disastro ambientale
I Caraibi colpiti dalla tempesta Olga: 38 le vittime
Forte terremoto in Perù, bilancio catastrofico
La tempesta tropicale Felix diventa un uragano

L’elenco potrebbe essere certamente più lungo, ma preferisco fermarmi lasciando solamente una piccola idea di quello che la Natura è capace di fare contro l’uomo.
In questi casi penso sempre ad una cosa: noi uomini siamo tremendamente piccoli di fronte ad una Natura, nostra madre, di cui non abbiamo, il più delle volte, alcun rispetto.
E allora mi chiedo: che siano questi piccoli segnali da parte Sua, di farci pagare a caro prezzo il NON rispetto che continuamente portiamo avanti nei suoi confronti?
Che sia questo un modo per farci capire che noi togliamo la vita a Lei, ma Lei con un semplice soffio di vento potrebbe spazzare via un’intera città?
Noi che spezziamo un ramo con tanta semplicità, e Lei con una fitta pioggia potrebbe spezzare ponti e case.
Noi che stupidamente incendiamo boschi e vegetazione e non ci ricordiamo che con una semplice eruzione vulcanica, lo stesso Fuoco che noi abbiamo acceso potrebbe ritorcersi dolorosamente contro.
Un semplice gesto da parte nostra capace di abbattere la Natura, sembra che poi puntualmente si ritorga contro l’uomo, come un’amara vendetta.
E quando penso a tutto questo, mi accorgo di quanto l’uomo sia veramente piccolo di fronte a Lei. Piccoli e indifesi.
E quello che più mi spaventa è chiedermi: ma se oggi la Natura si scaglia con il suo impeto in quella Regione, domani in quello Stato, dopo domani in quel Continente, cosa potrebbe succedere se improvvisamente ogni calamità naturale si scatenasse giorno dopo giorno un pò dappertutto?
E’ pauroso…
Certo possiamo sempre tutelarci, costruendo mezzi e strutture capaci di attenuare la violenza della Natura, ma fino a che punto possiamo davvero farlo?
Resto dell’idea che se nasciamo da qualcosa di superiore a noi, non ci sarà possibile superarlo, ci possiamo avvicinare, ma mai raggiungerlo del tutto.
E’ proprio riflettendo su questo che, a volte, mi chiedo quanto ancora resti da fare all’uomo perchè la violenza della natura possa essere domata, oppure se egli non raggiungerà mai tale meta perchè vi sono dei limiti invalicabili. Non vi sono “dei” sulla terra, ma solo esseri dotati di una intelligenza che, per quanto sublime, rimane pur sempre imperfetta. Io credo che arriveremo si più lontano, raggiungeremo traguardi per ora impensabili, tuttavia ci sarà sempre qualcosa che, in un modo o nell’altro, ci richiamerà alla realtà dei nostri limiti, perchè è giusto che non si perda la coscienza della nostra dimensione umana, così piccola davanti alla grandezza della nostra grande Madre Natura.

15 thoughts on ““La Forza della Natura”

  1. Pingback: Partorire è roba di donne | Cetta De Luca

  2. Noi esseri umani siamo piccoli petali, fragili foglie nelle mani della nostra Madre Terra…eppure distruggendola dimostriamo di voler essere più forti di lei…..grande errore!!!
    Vivere in armonia sarebbe l’auspicio migliore…..in sintonia con il Creato.
    Saremo mai capaci???
    buonanotte Dani
    kiss kiss
    raffy
  3. Vostra grazia, obiezione! Max non fa domande, insinua!(cito: ‘mi chiedo se sia una caso che i nomi di tornado e tempeste abbiano sempre un nome di donna?’)
     
    A me viene da pensare che questo sia il frutto della nostra ottusità, perciò ci sta solo bene.
     
    P.S. Max, scherzavo. Più o meno 😉
  4. E certo che é così…io ho sempre sostenuto che siamo ospiti su questa terra e di conseguenza dovremmo avere il rispetto che questa parola comporta.
    E’ un pò come se siamo invitati a casa di qualcuno ed appena entriamo, muniti di mazza ferrata iniziamo a provocare danni sotto gli occhi esterrefatti del padrone che non credo rimarrà lì a guardare con le mani in mano e magari ci incoraggia pure a continuare…
    Come minimo ci piglia e ci ribalta.
    E’ ancora vivo e sconvolgente il ricordo del filmato amatoriale visto ieri sera al tg, dove un surfista scemo (non ho altri epiteti o meglio li ho, ma li taccio x decenza) si é azzardato a prendere la via del mare nonostante si stesse abbattendo l’uragano Fay, svolazzando come un pupazzo x poi essere sbattuto contro la parete di uno stabile…e se l’é cavata con fratture multiple (che peccato…).
    Io da subacquea con esperienza ultraventennale, posso elencare la mia esperienza di come son mutati i fondali ed il loro contenuto….
    E quando come dico io "sta incazzato", bisogna sempre avere l’umiltà di non sfidarlo, xk a perderci siam sempre noi.
    Correre ai ripari?
    Mi sa che siamo arrivati alla frutta….
    E se una volta attendevo con ansia l’arrivo dei temporali estivi, ora li temo come la peste e la prima cosa che mi viene in mente é mettere l’auto al sicuro confidando nella buona sorte…
    Un sorriso e grazie x avermi regalato questo spunto di riflessione.
    Sonja
  5. hai proprio ragione …. a volte anche io mi fermo a pensare quanto ci affanniamo o rincorriamo degli obbietti quotidiani o futuri, e il tutto potrebbe finire in un attimo!!!! La cosa che dovremmo ricordare sempre è che : quello che immettiamo nella natura è quello che essa, alla fine di ogni cilco, ci ridà… ma ci sono molti equilibri economici, sociali, politici a causa dei quali questo principio viene dimenticato/volutamente trascurato. sono contenta che ti sono piaciuti quei video… generalmente metto video divertenti, perchè, caro dani di problemi ne abbiamo molti da affrontare durante il giorno,  e quindi magari ogni tanto una risata sullo space fa bene… ihihihihih… (io forse di cavolate ne metto anche tante!!!!). Tu metti invece degli argomenti sempre molto interessanti, che fanno riflettere… bravo!!!  ora ti lascio il mio slotio ma speciale kiss, e vado a nanna davvero!!!! ciao!!! 
  6. CIAO DANI,è DA UN PO’ CHE NN CI SI "SENTE"…l’argomento è di notevole interesse(e non credo ci sia altro da aggiungere),ma a destare l’attenzione è la tua capacita’ comunicativa…è tangibile il  trasporto emotivo in cio’ che dici…ovviamente non ti conosco,non so chi tu sia…le parole costituiscono la tua carta di identita’…carta che mi auguro tu possa non rinnovare,perche’ se rimanesse intatta e se i principi che ti caratterizzano al momento rimanessero sempre tali non posso che complimentarmi con te…non rientra nel mio solito fare porre dei complimeti con tale frequenza….mi accorgo dell’aspetto positivo dello spaces,ti consente di conoscere i reali pensieri che spesso rimangono taciti o che a volte non ti soffermi ad ascoltare solo perche’ guidata dai soliti pregiudizi(mai relamente ammessi)…..con casualita’ mi approcciai in questa "realta’"(cliccando il tasto destro….)con altrettanta casualita’ lessi  il tuo blog e non solo…e …ti accorgi che spesso le parole hanno una forza maggiore della semplice presenza fisica;ti consentono di sentirti compresa o di comprendere con maggiore fiducia riposta,perche’…non avrebbe alcun senso mentire ….oddio scusami,forse avrei troppo da dire…quel che è certo è che non credo sia l’intervento adatto per questo mio commento…attendero’ quello giusto.NOTTE !!!
  7. il tuo intervento è giustissimo…penso ke il mondo dovrebbe essere popolato da persone come te….
    se così fosse andremo lontano ma, sempre rispettando ciò ke ci circonda
    ma questa è un altra storia….
    buona notte…
  8. Sai, mi ricordi il tema che ho fatto io al diploma. Ho usato le stesse parole.
    Effettivamente a quello che dici non c’è niente d’aggiungere… solo una riflessione giocosa: mi chiedo se sia una caso che i nomi di tornado e tempeste abbiano sempre un nome di donna?
     
    Sinceramente avrei altre cose da dire, ma non lo faccio perchè poi risulterei troppo cinico e non mi va. Ciao!
  9. la forza della natura è tornataaaaaaaaa… e ti trovo sempre così profondo e sincero…. un bacione dalla tua matta vicina di blog…
  10. credo che ogni più piccola cosa sia collegata ad un altra… in sintesi, siamo tutti legati, anche alla natura e a ciò che abbiamo intorno.
    un dolce bacio malinconico
    (oggi mi gira così)
  11. La ferocia con la quale abbiamo indegnosamente leso nei secoli alla natura, è solo una minima frazione dell’impeto che essa stessa ci riserverà alla resa dei conti. In parte lo ha fatto anche in passato, lo sta facendo tutt’ora. Quanto di brutale vi sia potuto essere nello Tsunami in Thailandia, nella tempesta nei Caraibi e nei terremoti che hanno devastato il Perù ed il Giappone, a mio parere non è neppure lontanamente comparabile a ciò che sarà, perchè ci sarà, la calamità intenta a non risparmiare nessuno. La potenza della natura, ergo l’aggressività presente nei suoi spietati attacchi, riesce a spaventarmi più di un qualsiasi conflitto mondiale, più di un probabile guerra nucleare. Mi ha terrorizzata vedere l’eruzione del Vesuvio nel ’45, mi ha paralizzata la ferocia dello Tsunami due anni fa, in Thailandia. Dalla guerra, per quanto devastante e priva di frontiere possa essere, si può fuggire, ci si può quantomeno riparare; dalla natura, invece, non è possibile avere alcuno sconto, essa non conosce perdono per i suoi devastatori. Ho sempre avuto la sensazione che sarà la natura stessa a porre fine, o quantomeno a sterminare la vita sul globo: è una potenza incontrastabile, non lascia alcuna speranza di scampo.
  12. Ciao Dani,
    la natura è bellissima e ci ha insegnato e continuerà ad insegnarci molto,
    ma contro di lei non c’è niente da fare,fà il suo corso e spesso distrugge
    le cose che noi amiamo,compreso le persone(per chi perde i propri cari
    in queste sciagure).L’uomo ha la colpa di aver preteso troppo dalla
    natura ed il suo corso è cambiato e col tempo sono sicura le cose andranno
    peggio!
    Un bacio,io domenica parto e non sò se avrò più tempo per passare,quindi
    preferisco salutarti adesso.Ciao e a presto!
     
  13. molto vera la tua riflesione…la natura è stupenda , ci trasmette tanta emozioni e insegnamenti….ma anche capace di cose paurose difronte alle quali siamo impotenti….ma che ci dovrebbe far riflettere…
    Un bacio e buona giornata. Rosy.
  14. Io sono convinta che non possiamo nulla contro la Natura.
    E sono convinta che ci meritiamo la sua ira e la sua vendetta.
    Che poi vendetta non è: è solo il risultato di tanta indifferenza e della assoluta mancanza di rispetto che la maggioranza di noi ha nei confronti delle creature viventi.
    Siamo animali pensanti pieni di arroganza e privi totalmente della riverenza che gli altri animali hanno nei confronti di ciò che li circonda.
    Con la nostra arroganza spezziamo continuamente cicli di vita ed equilibri delicatissimi.
    Come possiamo pretendere che la Natura non si ribelli?
    Aggiungi che il nostro Pianeta è in continua evoluzione e che se anche noi non ci fossimo, catastrofi ed eventi naturali rivoluzionari ci sarebbero ugualmente.
    Probabilmente la nostra irriverenza ha causato un’accelerazione del naturale corso degli eventi.
    Ed ecco il risultato.
    Il mondo prosegue la sua corsa e non ci calcola minimamente.
     
    Siamo piccoli e tutto ci dovrebbe insegnare ad abbassare la cresta e a vivere in armonia con il meraviglioso mondo che ci circonda.
     
    Ci sta bene.
    Peccato che spesso i primi a rimetterci sono proprio coloro che vivono in simbiosi con la natura e non coloro da cui parte la colpa.
    (Mi vengono in mente i piccoli atolli che scompaiono, le isole Galapagos etc…)
    (Per non parlare degli animali, và, lì proprio mi vengono dei nervi….)

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